Schevchenko

Andrij Mykolajovyč Ševčenko  è un allenatore di calcio ed ex calciatore ucraino, di ruolo attaccante, commissario tecnico della nazionale ucraina.

Soprannominato Sheva, per anni è stato uno degli attaccanti più forti e più completi a livello internazionale. Vincitore nel 2004del Pallone d'oro (dopo essere arrivato terzo nelle edizioni del 1999 e del 2000), nello stesso anno è stato inserito da Pelé nella lista dei 125 migliori calciatori viventi.

Con 67 goal all'attivo, occupa il quinto posto nella graduatoria dei marcatori delle competizioni UEFA per club di tutti i tempi, preceduto da Filippo Inzaghi, Raúl, Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, e l'undicesimo nella graduatoria dei giocatori con più presenze con 143 partite. Con 111 partite disputate e 48 gol segnati, è inoltre il secondo giocatore con più presenze nella Nazionale ucraina dopo Anatoliy Tymoshchuk e il primo come reti realizzate. Attualmente occupa anche il secondo posto nella graduatoria dei migliori marcatori della storia del Milan e il quarto posto nella graduatoria dei migliori marcatori nella storia della Dinamo Kiev.

Ha esordito nella Dinamo Kiev, con cui vinse cinque campionati ucrainie tre coppe nazionali. Nel 1999 approdò al Milan, con cui giocò 7 stagioni, vincendo uno scudetto, una Supercoppa europea, una Supercoppa italiana, una Champions League e una Coppa Italia. Nel 2006 fu acquistato dal Chelsea, con cui vinse una Coppa d'Inghilterra e una Coppa di Lega inglese. Nell'estate 2008 ritornò al Milan per un prestito annuale, rientrando poi al Chelsea con cui rescisse il contratto per tornare alla Dinamo Kiev con cui vinse una Supercoppa d'Ucraina in tre anni prima di chiudere la carriera. 

Carriera


              Dinamo Kiev

Nel 1986 Shevchenko non riuscì a superare una prova di dribbling per l'ammissione a una scuola sportiva specialistica di Kiev. Nonostante ciò, attirò l'attenzione di un talent-scout della Dinamo Kiev mentre giocava in un torneo giovanile e così è approdato alla più importante squadra dell'Ucraina. Nel settore giovanile mise subito in luce le sue qualità. Nel 1990 con la squadra Under-14 della Dinamo Kiev Shevchenko giocò la Coppa Ian Rush in Galles, diventando capocannoniere del torneo. In quell'occasione, fu premiato da Ian Rush con un paio di scarpe da lui indossate quando giocava nel Liverpool.

Nel 1993-1994 Shevchenko fu capocannoniere della squadra 2 della Dinamo Kiev con 12 gol. L'anno seguente debuttò in prima squadra in campionato l'8 novembre 1994, a Donec'k, in Shakhtar Donetsk-Dinamo Kiev 1-3. Ha segnato il primo gol in campionato nella vittoria per 4-2 contro il Dnipro il 1º dicembre 1994. Quello fu il suo unico gol in campionato per quella stagione, ma nella stessa annata ha messo a segno una rete in due presenze in Champions League e sei reti in otto partite in Coppa d'Ucraina, diventando capocannoniere della competizione, guadagnandosi così anche l'esordio con la Nazionale ucraina. L'anno successivo Shevchenko segnò 16 gol in 31 partite di campionato (piazzandosi secondo nella classifica marcatori), guidando la Dinamo alla seconda vittoria consecutiva nel torneo e alla vittoria della coppa nazionale. Nella stagione 1996-1997 vinse ancora il campionato con la Dinamo, segnando 6 gol in 20 partite.

Nelle stagioni 1997-1998 e 1998-1999 Shevchenko si impose definitivamente all'attenzione del mondo calcistico in coppia con Serhij Rebrov sotto la guida dell'allenatore Valeriy Lobanovskyi. Il 5 novembre 1997 segnò una tripletta al Camp Nou nel primo tempo della partita Barcellona-Dinamo Kiev 0-4 (UEFA Champions League 1997-1998), prima tripletta di un calciatore ucraino in Champions League. Chiuse la stagione con 33 gol complessivi, 19 gol in 23 partite di campionato (piazzandosi secondo nella classifica marcatori alle spalle del compagno Serhij Rebrov) e 6 gol in 10 incontri di Champions, vincendo l'ennesimo titolo nazionale e la seconda coppa d'Ucraina, competizione di cui sarà anche capocannoniere. Nel 1997 vincerà il premio miglior giocatore del campionato e miglior calciatore ucraino dell'anno. Nel 1998-1999 Shevchenko segnò 33 gol stagionali, vincendo nuovamente il "double" (campionato e coppa nazionale) e per la prima volta la classifica marcatori del campionato ucraino con 18 gol. Nello stesso anno con la Dinamo raggiunse la semifinale della Champions League, dove la squadra fu eliminata dal Bayern Monaco. Shevchenko è risultato, insieme a Dwight Yorke, capocannoniere della massima manifestazione continentale con 8 gol segnati, 10 considerando anche i turni preliminari (di cui tre in due partite contro il Real Madrid nei quarti di finale) e miglior attaccante della competizione e classificandosi al terzo posto nell'edizione 1999 del Pallone d'oro.

Nella sua esperienza con la maglia dei bianchi di Kiev, durante la quale il suo talento fu valorizzato dall'allenatore Valeriy Lobanovskyi, ha segnato 106 gol complessivi, vincendo 5 Campionati ucraini consecutivi, 3 Coppe d'Ucraina, la classifica cannonieri della Champions League nel 1998-1999, del campionato nel 1998-1999 e due volte della coppa d'Ucraina nel 1995-1996 e 1997-1998.


Milan

Nel maggio 1999 Shevchenko fu acquistato dal Milan per circa 25 milioni di dollari.

Esordì in rossonero il 21 agosto 1999 in Supercoppa italiana contro il Parma (1-2). Il debutto in Serie A avvenne il 29 agosto 1999 in Lecce-Milan (2-2), partita in cui segnò il primo gol per il Milan. Realizzò altre 23 reti in campionato, tra cui le triplette a Lazio e Perugia, che gli valsero il titolo di capocannoniere: fu il secondo straniero, dopo Platini, a vincere la classifica marcatori nella stagione di esordio nel campionato italiano. Nel dicembre 1999 si piazzò terzo nella graduatoria del Pallone d'oro.

Nelle stagioni 2000-2001 e 2001-2002 Sheva segnò rispettivamente 34 gol (di cui 24 in Serie A) in 51 partite ufficiali (piazzandosi nuovamente terzo nella classifica del Pallone d'oro) e 17 gol in 38 partite ufficiali, ma il Milan non si aggiudicò alcun trofeo.

Nell'annata 2002-2003, dopo essere rimasto diversi mesi lontano dai campi di calcio a causa di un infortunio al menisco esterno del ginocchio sinistro nella partita del turno preliminare di Champions League contro lo Slovan Liberec (solo 5 gol in 24 partite di campionato), l'ucraino vinse, con il Milan, la UEFA Champions League e la Coppa Italia. Nella stagione che sancì il ritorno della squadra ai vertici del calcio continentale, Shevchenko segnò il tiro di rigore decisivo nella finale di Champions giocata allo stadio Old Trafford di Manchester contro la Juventus. È stato il primo ucraino a vincere il trofeo. Tre giorni dopo Shevchenko si aggiudicò anche la Coppa Italia nella finale di ritorno contro la Roma. Nell'agosto dello stesso anno vinse la Supercoppa UEFA, nella partita Milan-Porto giocata allo Stadio Louis II, nel Principato di Monaco, e terminata con il risultato di 1-0 per i rossoneri grazie a un gol di testa dell'ucraino.

Nel 2003-2004 Shevchenko vinse lo scudetto e il titolo di capocannoniere della serie Acon 24 gol in 32 partite. Per il Milan fu il primo titolo nazionale dopo quattro stagioni di digiuno, per l'ucraino il secondo successo nella classifica marcatori dopo quello conseguito nel 1999-2000. Nell'agosto 2004 Shevchenko vinse anche la Supercoppa italiana, realizzando una tripletta nella vittoria del Milan per 3-0 contro la Lazio.

Nel dicembre 2004 Shevchenko si aggiudicò il Pallone d'oro , dopo che a marzo 2004 era stato inserito da Pelé nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi. Sempre nel 2004 Shevchenko fu premiato con la più alta onorificenza dell'Ucraina, il titolo di Eroe d'Ucraina, dall'ex presidente ucraino Leonid Kuchma.

Nel 2004-2005 il Milan terminò il campionato al secondo posto, anche grazie ai 17 gol di Shevchenko. Il giocatore segnò anche 6 gol in 11 partite di Champions League, competizione in cui il Milan raggiunse la finale contro il Liverpool. La partita contro gli inglesi, allo Stadio Olimpico Atatürk di Istanbul, finì con il risultato di 3-3 dopo i tempi regolamentari e i supplementari, durante i quali Shevchenko si vide parare un violento tiro a pochi metri dalla linea di porta. La partita si decise, così, ai tiri di rigore. Come nella finale di UEFA Champions League 2002-2003 fu ancora Shevchenko ad andare sul dischetto del rigore per il tiro decisivo. Questa volta, però, l'ucraino si fece parare il tiro dal portiere Jerzy Dudek, decretando così la vittoria degli avversari.

Nella stagione 2005-2006 Shevchenko segnò 19 gol in 28 partite giocate in campionato e 9 gol in 12 partite di Champions League, competizione di cui fu il capocannoniere. Il 23 novembre 2005, nella partita della prima fase di Champions League contro il Fenerbahçeallo Stadio Şükrü Saraçoğlu di Istanbul, segnò quattro gol entrando così tra i dieci giocatori che hanno realizzato almeno una quaterna in una partita della competizione. L'8 febbraio 2006, nella partita di Serie A 2005-2006 contro il Treviso, Shevchenko è diventato il secondo miglior marcatore nella storia rossonera, dietro a Gunnar Nordahl.

L'ultima partita giocata da Sheva in maglia rossonera fu Parma-Milan 2-3 del 7 maggio 2006, incontro nel quale il giocatore fu costretto a lasciare il campo per infortunio dopo soli otto minuti. Il 14 maggio 2006, ancora infortunato, seguì Milan-Roma, ultima partita di campionato, dalla curva dei tifosi rossoneri, che con cori e striscioni gli chiesero inutilmente di restare al Milan.

Il 12 maggio 2006 una dichiarazione del presidente del Milan Silvio Berlusconi(«Shevchenko vuole andare in Inghilterra») alimentò nuove voci di mercato, confermando le ipotesi della stampa, secondo cui l'oggetto dell'incontro privato di qualche giorno prima tra il presidente e il giocatore sarebbe stato proprio il probabile trasferimento dell'ucraino al Chelsea. Poche ore più tardi lo stesso Shevchenko indisse molto velocemente una conferenza stampa a Milanello e spiegò le ragioni della sua imminente partenza.

«È inutile nascondere le cose. Quando sono andato dal presidente abbiamo parlato di tante cose, tra cui la possibilità di cambiare squadra. Per ora ne stiamo solo discutendo, non c'è nulla di deciso. Ma voglio chiarire che una mia eventuale partenza non sarebbe da mettere in relazione al mio rapporto con il Milan che resta affettuoso o ai legami con allenatore e compagni. Sarebbe una decisione presa esclusivamente per la mia famiglia. Voglio dire ai miei tifosi che sono e saranno sempre importanti per me. [...] Dopo sette anni al Milan, devo valutare bene le cose.»

Le dichiarazioni dell'ucraino lasciarono pochi margini per una sua permanenza al Milan e il 26 maggio 2006, infatti, il giocatore dichiarò:

«Lascio per motivi familiari, ringrazio la società per tutto quello che mi ha dato e anche perché mi ha ascoltato e ha valutato la mia volontà di trasferimento. [...] Non c'è un problema di rapporti e men che meno un problema economico.»

La decisione dell'attaccante sarebbe stata determinata dalle pressioni della moglie, l'ex modella statunitense Kristen Pazik, che avrebbe insistito affinché Jordan, il figlio della coppia, frequentasse una scuola di lingua inglese. Tale sospetto fu fermamente respinto da Shevchenko, che precisò che si era trattato di una «decisione comune».


Chelsea

Il 31 maggio 2006 il Chelsea, attraverso il suo sito ufficiale, comunicò il trasferimento dell'attaccante dal Milan al Chelsea. Shevchenko si unì alla sua nuova squadra dopo il mondiale del 2006. Scelse di vestire la maglia numero 7, che aveva indossato anche al Milan.

Shevchenko debuttò con il Chelsea nella partita valida per l'assegnazione della Supercoppa d'Inghilterra il 13 agosto 2006. A Cardiff segnò il gol del pareggio contro il Liverpool, che poi si aggiudicò comunque il trofeo vincendo per 2-1. Dieci giorni più tardi realizzò il primo gol in Premier League in Middlesbrough-Chelsea 2-1. Nelle partite successive non riuscì a mettersi in luce e le sue prestazioni risultarono, secondo i media, spesso deludenti. Realizzò il suo primo gol in Champions League con la maglia del Chelsea nella partita casalinga contro il Levski Sofia del 5 dicembre 2006; si trattò del 57º gol di Shevchenko in UEFA Champions League, traguardo che portò l'attaccante momentaneamente al secondo posto nella classifica dei marcatori di tutti i tempi nelle competizioni UEFA per club.

A seguito del rendimento al di sotto delle attese, stampa e televisioni profilarono con insistenza il possibile ritorno di Shevchenko al Milan nel corso del calciomercato di gennaio 2007. Le due società, però, negarono subito qualsiasi contatto.

Nei mesi seguenti Shevchenko tornò a giocare su discreti livelli. A marzo realizzò il gol del definitivo 1-1 nell'andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Porto in trasferta. La marcatura, unita al 2-1 ottenuto dal Chelsea a Stamford Bridge nel ritorno, fu decisiva per il passaggio del turno dei Blues. Nel mese di aprile Shevchenko segnò nel ritorno dei quarti di finale di UEFA Champions League contro il Valencia in trasferta, realizzando la rete del momentaneo 1-1. Il match fu poi vinto dal Chelsea per 2-1, punteggio che sancì il passaggio della squadra londinese alle semifinali, dove i Blues furono eliminati dal Liverpool. In maggio il Chelsea vinse la Coppa d'Inghilterra, anche se Shevchenko non scese in campo nella finale vinta per 1-0 contro il Manchester United dopo i tempi supplementari per essersi operato a causa di un'ernia inguinale.

Nella stagione 2007-2008 non trovò molto spazio in squadra. Spesso relegato in tribuna, in Premier League segnò appena 5 gol, l'ultimo contro il Bolton per il momentaneo 1-0 all'ultima giornata. La marcatura tenne vive le speranze di vincere la Premier League, ma la partita terminò 1-1. Il 21 maggio 2008, dopo la finale di Champions League 2007-2008 contro il Manchester United, deluso per la sconfitta ai rigori e soprattutto per essere rimasto in panchina per tutta la gara, non si presentò insieme ai compagni a ritirare la medaglia d'argento, che fu consegnata al tecnico Avraham Grant.

Il 21 luglio 2008 fu definito dal tabloid inglese The Sun il peggior affare di calciomercato dalle squadre della Premier League negli ultimi 10 anni.


Ritorno al Milan

Dopo un insistente susseguirsi di voci di calciomercato, il 23 agosto 2008, a seguito di alcuni incontri tra Abramovich e Berlusconi, Milan e Chelsea comunicarono ufficialmente il ritorno in prestito di Shevchenko al club rossonero, tenendo però riservati i termini dell'accordo. Al suo ritorno a Milano la maglia numero 7, precedentemente simbolo del giocatore nelle file rossonere, era già assegnata a Pato e il giocatore ucraino scelse quindi il numero 76, ovvero le ultime due cifre del suo anno di nascita.

Fece il suo secondo esordio a San Siro all'inizio del secondo tempo di Milan-Bologna (1-2). Realizzò il primo gol del suo secondo periodo in rossonero il 2 ottobre 2008, in Zurigo-Milan, gara di ritorno del primo turno di Coppa UEFA, siglando l'1-0 finale su assist di Ronaldinho. In seguito segnò la rete del momentaneo 1-0 nell'ottavo di finale di Coppa Italia contro la Lazio, conclusasi con la vittoria dei biancocelesti per 2-1 ai tempi supplementari, ma nel corso della stagione non trovò spazio in squadra. Al termine della stagione il Milan decise di non riscattare il giocatore, che così ritornò al Chelsea. Nonostante questa sua ultima stagione negativa, Shevchenko rimane il secondo marcatore di tutti i tempi della storia milanista, con 175 reti, preceduto solo da Gunnar Nordahl, autore di 221 reti con la maglia del Milan.


Ritorno alla Dinamo Kiev

Dopo essere rientrato al Chelsea, disputò una partita prima di trasferirsi definitivamente alla Dinamo Kiev, la prima squadra in cui aveva giocato, firmando un contratto biennale. Scelse di indossare la maglia numero 7, come al Milan e al Chelsea, e di non riprendere la numero 10, indossata nella sua precedente esperienza alla Dinamo Kiev e ora affidata a Milevskiy. Diventò inoltre vice-capitano della squadra.

Segnò il suo primo gol su calcio di rigore, nella sua prima partita della Prem"jer-liha 2009-2010 contro il Metalurh Donec'knella vittoria per 3-1 della Dinamo del 31 agosto 2009. Il 16 settembre 2009 Shevchenko giocò la sua prima partita di Champions League dopo il ritorno alla Dinamo Kiev contro il Rubin Kazan'. Chiuse la stagione con 8 gol in 29 partite.

Nella stagione 2010-2011 totalizzò 32 presenze e 16 reti, risultando il secondo miglior marcatore della propria squadra in campionato con 10 gol, e in quella seguente 22 partite e 6 reti. Alla fine della stagione 2011-2012, scaduto il contratto che lo legava alla Dinamo Kiev, rimase svincolato. Il 28 luglio 2012 Shevchenko, in un'intervista concessa al sito ufficiale della Dinamo Kiev, dichiarò di voler lasciare il calcio giocato per dedicarsi alla politica.

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